Contro la disinformazione
La comunicazione nell'ambito della salute pubblica, sfruttando efficacemente mezzi ormai accessibili a tutti, tecniche persuasive, congetture soggettive e ipotesi affrettate, è impiegata spesso per giungere a conclusioni approssimative e non basate sulle evidenze scientifiche.
Riteniamo, invece, che in medicina il valore reale della comunicazione debba essere misurato sulla attendibilità certificata. La verità dei dati e le evidenze statistiche, anche prendendo in considerazione gli aspetti meno convenienti e convincenti, sono gli elementi di valutazione della comunità scientifica e sanitaria, l'unica che si assume gli oneri e la responsabilità di garantire la salute pubblica.
Gli articoli di questa sezione analizzano e danno una risposta alle principali teorie dei movimenti anti-vaccinatori, che agiscono principalmente sul web con notizie non supportate da dati e da evidenze sperimentali, sfociando in conseguenze devianti, in risultati ingannevoli, in miti illusori e in leggende metropolitane. Ovvero in disinformazione.
Articoli disponibili (1)
Le risposte alle principali obiezioni alle vaccinazioni (7)
- Gli operatori sanitari si vaccinano e non si oppongono alle vaccinazioni
- I vaccini non causano encefaliti ed encefalopatie
- I vaccini non causano l'autismo
- I vaccini non causano malattie autoimmuni
- I vaccini non indeboliscono il sistema immunitario dei bambini
- Lo screening genetico prima delle vaccinazioni è inutile
- Nessuna relazione tra i vaccini e la morte in culla